Il certificati di deposito sono uno strumento finanziario nominativo vincolato emesso da una banca. Con i certificati di deposito il cliente investe presso la banca una somma di denaro per un periodo di tempo predeterminato, il cliente potrà esigere la restituzione della somma investita e degli interessi soltanto alla scadenza del contratto.
La banca, corrisponde al cliente, per tutta la durata dell’investimento, una somma a titolo di interessi, calcolata sul capitale investito sulla base di un tasso che può essere sia fisso che variabile.
Il certificato di deposito è emesso per un importo pari a quello versato dal cliente all’atto della sottoscrizione.
Le cinque categorie dei certificati di deposito
I Certificati di Deposito sono classificati in cinque categorie,
Tasso fisso
Il capitale viene remunerato ad un tasso fisso, predeterminato e costante per tutta la durata
del vincolo, con pagamento periodico delle cedole.
Tasso fisso con premio finale
Il capitale viene remunerato ad un tasso fisso, predeterminato e costante per tutta la durata
del vincolo, con pagamento periodico delle cedole. A scadenza è riconosciuta anche una
cedola premio finale predeterminata.
Tasso Fisso «Step up»
Il capitale viene remunerato ad un tasso fisso crescente con pagamento periodico delle
cedole.
Tasso variabile
Il capitale viene remunerato in funzione dell’andamento nel tempo di un parametro (es.
Euribor a 12 mesi) maggiorato di uno spread, con pagamento periodico delle cedole.
Tasso fisso «One coupon»
Il capitale viene remunerato ad un tasso fisso con pagamento degli interessi in un’unica
soluzione alla data di scadenza del Certificato di Deposito.
Come richiedere i Certificati di Deposito
Per sottoscrivere i Certificati di Deposito è necessario essere titolare di Conto Premier o Conto Digital.
Quali sono i rischi dei certificati di deposito?
Il furto e smarrimento:
tale rischio è effettivamente presente solo se il certificato è materiale e in possesso del titolare, tale rischio decade se il certificato è depositato in un dossier titoli.
Il rischio emittente:
il rischio principale del certificato di deposito è il rischio legato all’eventualità che la banca non sia in grado di rimborsare al depositante in tutto o in parte il saldo disponibile. Per questa ragione la banca aderisce al sistema di garanzia del F.I.T.D. (Fondo Interbancario Tutela Depositi), che assicura a ciascun depositante una copertura fino a 100.000 Euro. La garanzia del Fondo opera per ogni depositante e per la banca, indipendentemente dal numero di rapporti aperti presso la stessa;
rischio tasso:
nel certificato di deposito a tasso “fisso” la convenienza dell’investimento operato dal cliente può diminuire qualora il tasso di mercato presenta una variazione al rialzo dei tassi di interesse, poiché il titolo continua ad essere remunerato al tasso originario.
rischio liquidità:
il cliente non può esigere la restituzione del capitale investito prima della scadenza del vincolo;
decorso dei termini di prescrizione, i diritti del depositante si prescrivono decorsi dieci anni dalla data di scadenza indicata sul certificato.
Quanto rende un certificato di deposito?