Il costo standard è una particolare tipologia di costo ideata a fini del controllo della gestione d’azienda:
un costo standard “è una misura di quale dovrebbe essere il costo, non di qual è stato il costo, è dunque un costo ipotetico, un costo obiettivo” , determinato sulla base di livelli di efficienza ipotizzati, come relazione tra i volumi di produzione impiegati e i volumi di produzione ottenuti.
In altre parole il costo standard è un costo di prodotto programmato sulla base delle condizioni operative correnti o previste.
Come si calcola il costo standard?
IL costo standard si ricava nel seguente modo:
Da prima si calcola il costo delle materie prime dirette moltiplicando i volumi standard di materie per unità di prodotto (componente o prodotto finito) per i prezzi standard. Il prodotto ottenuto deve essere diminuito delle quantità di scarti moltiplicate per i relativi prezzi standard.
Il calcolo del costo standard richiede i seguenti passaggi:
Individuare i componenti del prodotto
Definire le lavorazioni relative al prodotto
Attribuire un costo ad ogni elemento
Nelle aziende strutturate, le informazioni sono contenute nella distinta base di produzione, il prospetto contiene l’elenco degli elementi necessari alla realizzazione di un prodotto come le materie prime, componenti, semilavorati, costi di trasformazione. Il procedimento che porta alla predisposizione della distinta base parte dalla distinzione tra costi diretti e costi indiretti.
All’interno delle distinte base sono inseriti solamente i costi diretti, per tale ragione, quando si parla di costo standard è importante avere consapevolezza di quali tipologie di costi sono ricomprese all’interno di quel valore e quali sono escluse.
Il calcolo dei costi standard può essere definito in cinque fasi:
1) Individuazione dei centri di costo.
2) Definizione delle condizioni operative standard.
3) Determinazione degli standard fisici unitari (coefficienti di produzione, rendimenti, ecc.) e degli standard monetari (prezzi standard).
4) Determinazione dei volumi di produzione.
5) Sviluppo dei costi standard di processo e di prodotto.
L’individuazione del centro di costo è determinane perché si collega alla responsabilità del responsabile del centro, in ordine all’organizzazione e all’utilizzo dei fattori produttivi.
La focalizzazione degli standard, in rapporto al centro, realizza il duplice scopo di individuare le caratteristiche del processo, precisandone gli aspetti tecnico- produttivi con il rigore raggiungibile soltanto in riferimento ad un’unità di attività omogenea (il centro) e misurabile nel suo output, e definire gli ambiti di responsabilità.
I costi standard richiedono la predeterminazione di standard fisici, di prezzi standard e di valori, nel caso in cui non possano essere calcolati come prodotto della quantità per prezzo.
Uno standard fisico (unitario) rappresenta “la quantità di un determinato fattore necessaria, in quel dato centro produttivo e nella realizzazione delle condizioni operative standard predefinite, per l’ottenimento di una unità di prodotto” .
Nell’individuazione degli standard fisici unitari si intersecano variabili tecniche e variabili organizzative, con prevalenza delle prime nella definizione dei consumi, e delle seconde nella determinazione dei tempi uomo. Uno standard fisico unitario è rappresentato da consumi e fabbisogni unitari standard e dai tempi standard di produzione.
Occorre stimare un volume di prodotto a cui imputare la parte di costo fisso
Lo sviluppo dei costi standard e di processo richiede le competenze tecniche riguardo le caratteristiche dei materiali e dei processi nei quali verranno impiegati, il know how posseduto dagli attuali e potenziali fornitori, i costi e le modalità di consegna della merce e infine il ciclo monetario e le fonti finanziarie con i rispettivi costi.
Differenza tra costo standard e costo effettivo
La differenza tra costo standard e costo effettivo il costo standard viene calcolato prima della produzione per cui è un costo ex ante e serve per calcolare la redditività del prodotto. questo costo per sua natura è frutto di stime e congetture che possono in parte falsare il corretto calcolo. Mentre il costo effettivo è calcolato ex post cioè dopo aver prodotto il bene. In questo caso il valore del costo è un dato corretto.
Al fine di valutare differenza tra i due costi occorre effettuare la verifica periodica degli scostamenti . La verifica è una delle fasi fondamentali dell’attività di controllo di gestione.
La valutazione delle rimanenze di magazzino
Per una più esaustiva comprensione del significato dei costi standard, occorre visitare ii sito dell’organismo italiano di contabilità, ovvero quanto riportato all’interno della pubblicazione OIC 13
Le rimanenze sono valutate in bilancio al minore tra il costo di acquisto o produzione e il valore
di realizzazione desumibile dal mercato (articolo 2426, numero 9, codice civile).
Il costo standard deve essere ricalcolato periodicamente per riflettere cambiamenti sia nei prezzi che nelle condizioni di costo, per riflettere le variazioni dei processi e dell’efficienza.
Non deve essere aggiornato per eventuali inefficienze temporanee verificatesi a consuntivo. Gli scostamenti tra costo standard e costo effettivo che si originano da inefficienza di produzione ad esempio costi anomali, scioperi, impianti inattivi ecc. costituisco elementi negativi del reddito dell’esercizio in cui si verificano e non quindi sono considerati nella valutazione del magazzino.
Conclusioni: a cosa serve il calcolo del costo standard?
Il costo standard permette di stabilire a monte un prezzo minimo di vendita al di sotto del quale non è possibile andare per garantire la copertura dei costi sostenuti. Inoltre, la conoscenza delle componenti di costo, e in particolare l’entità della loro differenza tra previsione e consuntivo, permette di individuare dove occorre intervenire, e in che misura, se si vuole effettuare una riduzione del costo.
Il processo di stima degli standard, non è soltanto finalizzato a calcolare il costo del prodotto che ci si propone di immettere sul mercato. Serve anche ad individuare le cause che portano variazioni dei dati consuntivi rispetto ai costi standard, per poi intraprendere eventuali azioni correttive, qualora siano necessarie.
Per la valutazione delle rimanenze, in un sistema a costo standard l’unità di prodotto fisicamente identica è contabilizza tra le rimanenze allo stesso valore unitario. Mentre in un sistema a costo effettivo, potrebbero essere rilevati costi differenti per lo stesso prodotto se realizzato in lotti diversi.
Concludendo, i costi standard accompagnati dall’ analisi degli scostamenti sono un supporto indispensabile alla direzione aziendale.
Trasformazione dei Costi: Dal Costo Storico al Costo Standard per la Pubblica Amministrazione
Il Cambiamento Determinato dalla Legge n. 42 del 2009
Con l’approvazione della legge n. 42 del 2009, si è assistito a un cambiamento significativo nella metodologia di calcolo dei costi relativi ai servizi pubblici. L’approccio è passato dal criterio del “costo storico” a quello del “costo standard”.
Dal Costo Storico al Costo Standard
Il Costo Storico
Il criterio del costo storico si riferisce alle spese storiche sostenute per un determinato servizio. In passato, il finanziamento delle varie Regioni dipendeva dalle spese effettuate nell’anno precedente.
Il Costo Standard
Il costo standard, invece, indica il costo di un determinato servizio quando viene erogato con massima efficienza ed efficacia, garantendo livelli essenziali di prestazione. Secondo la legge n. 42/2009, il costo standard viene definito prendendo come riferimento la Regione che offre il servizio ai costi più efficienti, diventando un modello di riferimento economico per il finanziamento completo delle attività pubbliche, come salute, assistenza sociale, istruzione e trasporto pubblico locale.
Vantaggi dei Costi Standard
Omogeneità e Ottimizzazione dei Valori Produttivi
I costi standard si propongono di uniformare e ottimizzare i valori produttivi, garantendo una maggiore coerenza dei prezzi.
Valutazione dell’Efficienza del Sistema Produttivo
Gli scostamenti dei costi reali rispetto a quelli standard permettono di valutare l’efficienza del sistema produttivo, permettendo interventi correttivi se necessario.
Implementazione dei Costi Standard
Metodologia e Decreti Attuativi
L’implementazione dei costi standard richiede l’adozione di specifici decreti attuativi. Questi decreti stabiliranno anche i criteri per individuare gli obiettivi di servizio.
Varie Variabili da Considerare
I parametri per determinare i costi standard devono tenere conto di molte variabili, come la dimensione territoriale degli enti destinatari, l’infrastruttura di supporto, le condizioni socio-economiche e le caratteristiche della popolazione coinvolta.
Finanziamento Adeguato
Il fabbisogno standard diventa il criterio per finanziare integralmente i livelli essenziali di prestazione e funzioni fondamentali degli enti locali, garantendo una qualità e quantità standard delle prestazioni.
Il Futuro dei Costi Standard
L’adozione dei costi standard segna un importante passo verso una gestione più efficiente del sistema pubblico. La loro corretta implementazione e valutazione porterà a un progressivo superamento del vecchio criterio della spesa storica, assicurando un’allocazione delle risorse più equa ed efficiente per tutte le Regioni.
Conclusioni
I costi standard rappresentano una svolta nell’ottimizzazione delle risorse destinate ai servizi pubblici. Questo nuovo approccio mira a garantire livelli essenziali di prestazione con efficienza ed efficacia, promuovendo una gestione trasparente ed equa delle risorse pubbliche. Con l’attuazione dei decreti previsti, si apre la strada a un sistema più omogeneo e competitivo, assicurando un equo accesso ai servizi essenziali su tutto il territorio nazionale.
Altre guide di BullNBear le trovi qui:
.