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Il reddito dominicale è un aspetto importante per la corretta determinazione della base imponibile di alcune tasse e tributi, in particolare per quanto riguarda i terreni agricoli. Ma cosa si intende esattamente per reddito dominicale e come si calcola?
In sostanza, il reddito dominicale rappresenta la parte del reddito medio ordinario ricavabile dai terreni in ambito agricolo, al netto delle spese di conservazione del capitale fondiario. Il legislatore fiscale individua una tariffa di riferimento per ogni tipo di coltura, che viene poi moltiplicata per la superficie coltivata, in ettari. In questo modo, si determina il reddito dominicale relativo a un determinato terreno.
Per conoscere il reddito dominicale di un terreno specifico, è necessario fare riferimento alla visura catastale presso l’apposito catasto dei terreni.
Le tariffe d’estimo attualmente in vigore sono quelle stabilite nel Decreto Ministeriale del 20 gennaio del 1990, anche se esistono dei coefficienti di rivalutazione automatica previsti da un successivo decreto ministeriale. Inoltre, le rendite dei terreni possono essere riviste ogni 10 anni o in caso di mutamento delle condizioni esterne.
Una volta determinato il reddito dominicale, questo fa parte del monte di reddito su cui verrà applicata l’IRPEF per scaglioni. Tuttavia, il reddito medio ordinario ricavabile dal terreno deve essere rivalutato dell’80% e del 15% per la corretta applicazione dell’IRPEF.
Nel caso in cui il terreno agricolo sia posseduto da un soggetto qualificabile come Imprenditore Agricolo Professionale (IAP) o coltivatore diretto, la rivalutazione ulteriore del 15% scende al 5%.
Va anche considerato che nel corso dell’anno le tariffe d’estimo possono subire variazioni dovute ad eventi calamitosi che provocano una riduzione della produttività del terreno superiore al 30%. In questo caso, se la comunicazione avviene entro tre mesi dal verificarsi dell’evento, il reddito dominicale può essere escluso dal versamento dell’IRPEF. La comunicazione va effettuata presso l’Ufficio Tecnico Erariale o l’Agenzia del Territorio.
In definitiva, il reddito dominicale è un aspetto fondamentale per il corretto calcolo di alcune tasse e tributi. È importante conoscere le tariffe d’estimo in vigore, le modalità di rivalutazione del reddito e le eventuali variazioni delle tariffe dovute ad eventi calamitosi. La visura catastale presso l’apposito catasto dei terreni rappresenta lo strumento principale per individuare il reddito dominicale di un terreno agricolo.
Cos’è il servizio di Aggiornamento del Catasto dei Terreni Docte?
Il servizio di Aggiornamento del Catasto dei Terreni : Docte è uno strumento utilizzato da coloro che effettuano variazioni della coltura praticata su una particella di terreno rispetto a quella censita nella banca dati del Catasto dei Terreni. Questo servizio permette di dichiarare le variazioni al catasto utilizzando il software Docte o il modello Dichiarazione variazione coltura, entrambi disponibili per il download sul sito internet dell’Agenzia del Territorio.
La dichiarazione deve essere presentata entro il 31 gennaio dell’anno successivo e ha effetto dall’anno in cui si verifica l’incremento della redditività . In questo modo, il Catasto dei Terreni può essere sempre aggiornato in modo preciso e tempestivo, permettendo di monitorare con precisione le attività agricole e garantendo una gestione efficiente e sostenibile del territorio.
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