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Il certificato dei carichi pendenti (Certificato unico debiti tributari ex art. 364 D.Lgs. n. 14/2019) è un documento che si richiede all’Agenzia delle Entrate (con l’apposito modulo che si trova in fondo all’articolo) in grado di documentare l’esistenza, di debiti tributari relativi ad imposte dirette ed indirette. Si tratta di identificare le imposte, Irpef, Ires, Iva, imposta di registro, imposta di bollo, imposte sostitutive etc, contestate al contribuente e non ancora riscosse.
Il certificato dei carichi pendenti è un documento importante per il contribuente in quanto gli permette di venire a conoscenza di eventuali situazioni di debito nei confronti dell’Amministrazione finanziaria. E’ il contribuente che deve presentare una specifica richiesta all’Agenzia delle Entrate per ottenere il documento. Lo si utilizza normalmente quando si devono effettuare operazioni particolari, riguardanti le ditte individuali o le imprese. A titolo di esempio, nel caso di conferimenti o di operazioni straordinarie come fusioni o scissioni. Il caso più ricorrente riguarda l’ipotesi di cessione di azienda.
La certificazione in commento è richiesta anche nei rapporti contrattuali tra imprese. In questi casi, infatti, prima di iniziare una collaborazione lavorativa un’impresa terza può avere necessità di verificare l’affidabilità tributaria dell’azienda con cui andrà a collaborare. Come nel caso di appalti o di subappalti dove l’affidabilità delle aziende è fondamentale per la riuscita ed il completamento dell’incarico. Anche la banca può richiedere il certificato dei carichi pendenti per determinare gli affidamenti o l’erogazione di prestiti.
Paragrafi
Che cos’è il certificato dei carichi pendenti dell’ Agenzia delle Entrate?
Il certificato dei debiti tributari deve essere richiesto all’Agenzia delle Entrate il documento è legato all’esistenza di debiti tributari risultanti da atti, da contestazioni in corso e da quelle già definite per le quali i debiti non sono stati soddisfatti. Tale certificato è utilizzabile solo ai fini delle procedure disciplinate dal D.Lgs. n. 14/19.
Come si richiede il certificato carichi pendenti all’ Agenzia delle Entrate?
Il certificato dei carichi pendenti viene rilasciato a seguito di richiesta in bollo (in fondo all’articolo trovi gli importi) presentata dall’interessato all’ufficio dell’Agenzia delle Entrate competente in base al domicilio fiscale del soggetto di imposta.
L’istanza deve essere presentata attraverso la compilazione dell’apposito modello che trovi in fondo alla pagina.
Se la richiesta è presentata dal debitore è dovuta l’imposta di bollo e anche i relativi certificati sono soggetti all’imposta di bollo e ai tributi speciali. Il debitore può richiedere il certificato personalmente o tramite soggetto delegato. In questo secondo caso il soggetto delegato deve essere munito di delega da consegnare unitamente alla richiesta del certificato.
L’Ufficio dell’ Agenzia delle Entrate verifica la rispondenza dei dati anagrafici indicati nella richiesta con quelli risultanti dal sistema informativo dell’anagrafe tributaria, nonché con eventuali altri elementi in proprio possesso.
Nel caso in cui la richiesta viene presentata ad un ufficio non territorialmente competente, sarà cura di quest’ultimo trasmettere con tempestività la richiesta all’ufficio competente, dandone contestualmente notizia al richiedente.
Dove deve essere inviato il modulo di richiesta di certificazione dei carichi pendenti.
Il modello compilato e sottoscritto può essere presentato all’ufficio dell’Agenzia delle Entrate competente nei seguenti modi.
Mediante consegna diretta all’ufficio competente che rilascia la relativa ricevuta;
Mediante raccomandata con avviso di ricevimento allegando una fotocopia del documento di identità del soggetto che firma il modello:
Mediante posta elettronica certificata PEC specificando nell’oggetto “Richiesta Certificato unico debiti tributari (Art. 364 D.lgs. n. 14/2019)”.
Il modello deve essere sottoscritto con firma digitale; nel caso sia sottoscritto con firma autografa, deve essere allegata una fotocopia del documento di identità del soggetto che firma il modello.
Elenco indirizzi PEC degli uffici dell’Agenzia delle Entrate.
Che cosa contiene il certificato carichi pendenti dell’ Agenzia delle Entrate?
L’Agenzia delle Entrate certifica la sussistenza di carichi pendenti derivanti dagli atti notificati, specificando i relativi riferimenti normativi e, laddove presenti, numero identificativo, ente emittente, anno d’imposta, maggiore imposta, sanzioni (minima/massima per P.V.), data di notifica.
In caso di segnalazioni a carico del soggetto d’imposta, l’ufficio prima di rilasciare la certificazione dell’esistenza di contestazioni in caso di cessione di azienda, è tenuto a notificare il processo verbale di constatazione al fine di poterlo riportare nella certificazione stessa.
Certificato debiti tributari per imposte dirette e Iva
Il certificato carichi pendenti contiene l’indicazione dei seguenti atti ai fini delle imposte dirette e dell’Iva.
In particolare si tratta dei seguenti:
Processo verbale di constatazione;
Avviso di rettifica;
Avviso di accertamento.
Atto di contestazione;
Avviso di irrogazione sanzioni;
Sono inoltre da indicare quali carichi pendenti le somme dovute a seguito di liquidazione delle dichiarazioni annuali e relativamente a partite Iva, anche confluite, delle quali il contribuente risulti essere stato titolare.
Certificato debiti tributari per imposta di registro, successione, donazione e altre imposte indirette.
Il certificato carichi pendenti prevede l’indicazione dei seguenti atti relativi alle altre imposte indirette, come l’imposta di registro, l’imposta di successione o donazione, etc. In particolare si tratta dei seguenti atti:
Avviso di rettifica;
Avviso di liquidazione dell’imposta e di irrogazione sanzioni;
Ogni altro atto notificato già di competenza dell’Ufficio del registro.
Per gli atti relativi ai tributi già di competenza dell’ufficio del registro rientranti nella competenza territoriale di uffici diversi da quello che rilascia il certificato, l’attestazione viene rilasciata sulla base di quanto dichiarato dall’ufficio competente.
Nel caso in cui, per gli atti impugnabili, vi sia una controversia pendente, è indicato il grado di giudizio e l’eventuale avviso di liquidazione emesso nei casi in cui è prevista la riscossione frazionata delle somme oggetto di giudizio. In presenza di più atti consequenziali viene indicato, quale carico pendente, l’ultimo atto a rilevanza esterna.
Certificato carichi pendenti in caso di importi iscritti a ruolo
Anche in caso di importi iscritti a ruolo viene rilasciato il certificato dei debiti tributari. In questo caso, per le cartelle di pagamento, il carico pendente sussiste limitatamente ai debiti non ancora soddisfatti alla data di rilascio del certificato.
nel caso in cui dati verificati risultino emessi documenti di prenotazione a ruolo occorre indicare, in relazione agli atti dai quali scaturiscono, il numero identificativo delle cartelle di pagamento o, se non ancora emesse, il numero identificativo dei fogli di prenotazione a ruolo.
In quanto tempo si ottiene il certificato dei carichi pendenti?
Il Certificato dei carichi pendenti deve essere rilasciato dall’Agenzia delle Entrate entro il termine di 30 giorni dalla data in cui la relativa richiesta è pervenuta all’ufficio competente. Si tratta di un termine perentorio in grado di offrire sicurezza al contribuente in relazione all’ottenimento del documento.
In caso di cessione di azienda va rilasciato entro 40 giorni dalla data in cui la richiesta perviene all’ufficio competente. In ogni caso,
il mancato rilascio della certificazione entro il termine ha effetto liberatorio nei confronti del cessionario.
Un modo di conoscere gli importi pendenti gratis
La verifica dei carichi pendenti può essere effettuata anche guardando nel proprio “cassetto fiscale” dal sito dell’Agenzia delle Entrate, e per i ruoli attraverso un estratto dal sito di Agenzia delle Entrate Riscossione.
Link: https://servizi.agenziaentrateriscossione.gov.it/equitaliaServiziWeb/home/login.do
Nel caso in cui sia necessario fornire un documento ufficiale a soggetti terzi sulla propria situazione fiscale il certificato unico diventa indispensabile. Oggi le modalità di richiesta di questo documento sono molto snelle e permettono l’ottenimento del certificato nei tempi richiesti.
A quale Agenzia delle Entrate rivolgersi?
MODULO: richiesta certificazione dei carichi pendenti |
All’Agenzia delle Entrate
Ufficio territoriale di………..
RICHIESTA CERTIFICAZIONE DEI CARICHI PENDENTI
|
Il/la sottoscritt.. ……………………………………………codice fiscale…………………………………………..
residente in …………………………………………………………………………………………………………..
in qualità di……………… ……………………della ditta/società ………………………………………………………
con sede in …………………………………………P.IVA n. ………………………………………………………
Recapito telefonico………………………………………….e-mail……………………………………………………………
CHIEDE
il rilascio di un certificato dei carichi pendenti relativi al soggetto d’imposta sopra identificato per:
- esistenza di contestazioni in corso e di quelle già definite per le quali i debiti non sono stati soddisfatti alla data della presente (art. 14 del D.Lgs. 18 dicembre 1997, n. 472, riguardante la cessione d’azienda).
|
- esistenza di carichi pendenti a seguito di interrogazione al sistema informativo dell’Anagrafe Tributaria ai fini delle imposte dirette, I.V.A., imposte indirette sugli affari ed altri tributi indiretti.
Luogo e data Firma………………………………………….
Allegati:
- F24, codice tributo 1599, di € 32,00 per imposta di bollo;
- F24, codice tributo 1538, di € 12,40 per tributi speciali; nel caso in cui il certificato sia composto da più di una pagina sarà necessario pagare ulteriori somme per tributi speciali su indicazione dell’Ufficio.
- copia di documento di identità del sottoscrittore in corso di validità;
- eventuale delega alla presentazione della richiesta e copia di un documento di identità in corso di validità del delegato.
Scarica il modulo in word e personalizzalo.
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istanza_richiesta_carichi_pendenti