Anatocismo Bancario
L’anatocismo è un metodo di calcolo degli interessi per cui gli interessi maturati secondo una certa periodicità maturano altri interessi
L’anatocismo è regolato dal Codice Civile È una norma di diritto privato trattata all’art 1283:
“In mancanza di usi contrari gli interessi scaduti possono produrre interessi solo dal giorno della domanda giudiziale o per effetto di convenzione posteriore alla loro scadenza, sempre che si tratti di interessi dovuti per almeno sei mesi.”
L’ art 1283 prevede di fatto che gli interessi scaduti non possono produrre interessi. Si vuole evitare che il creditore non riscuotendo gli interessi si arricchisca sugli interessi scaduti.
Dov’è il problema dell’ anatocismo nel conto corrente bancario?
Il problema è dato dall’effetto solutorio dell’annotazione, ad esempio, si ipotizzi che il cliente abbia un’apertura di credito sul conto corrente (in seguito CC) e che quindi possa usufruire della disponibilità monetaria delle bancaria.
Ad oggi, 1° gennaio, il cliente ha un’apertura di credito pari a 100 €. Il suo saldo contabile è di 0 e il suo saldo disponibile di 100.
La situazione di partenza evolve nel corso del trimestre. Il cliente il 1° gennaio preleva 30 ed il saldo contabile va a -30 mentre quello disponibile è di 70. Dopodiché non vengono più compiute operazioni. In questo caso si sta facendo l’ipotesi che la banca richieda gli interessi passivi ogni 3 mesi, cosa che non è più possibile.
Trascorsi i tre mesi il cliente dovrà pagare degli interessi passivi sui 30 presi in prestito. Quando scadono questi interessi? Scadono dopo essere maturati giorno dopo giorno fino al 31 di marzo perché le parti si erano accordate che l’interesse maturato scade ogni trimestre. Poniamo che l’interesse maturato e scaduto in quei 90 giorni sia pari a 3.
La banca ha un interesse scaduto ed esigibile di 3. In un regime normale, tra creditore e debitore, il creditore dovrebbe scrivere al debitore che gli deve 3. Questo non avviene nei rapporti banca-cliente, infatti per effetto dell’accordo di scritturazione dei rapporti tra banca e cliente, la banca annota il debito ð segna un fatto: pagamento del debito; annotazione: -3; modificazione saldo: -33. Ovviamente anche il saldo disponibile si modifica, passando da 70 a 67.
A questo punto il cliente sa che quel debito da interesse maturati e scaduti al 31 di Marzo, il 1° aprile la banca se li è pagati attraverso l’annotazione in conto e quindi ha estinto quel debito. Poniamo quindi che il saldo di partenza ad aprile sia -33. Nei 3 mesi successivi il cliente non fa alcuna operazione. A quel punto maturano altri interessi per questi 3 mesi, che vanno a scadere il 30 giugno.
Il problema dell’anatocismo è questo: gli interessi, maturano su 30 o su 33?
A seconda della ricostruzione che la cassazione ha fatto, gli interessi non possono, per effetto del divieto sull’anatocismo del 1283, che maturare su 30 e non su 33.
Cosa hanno fatto sempre le banche invece? Hanno calcolato gli interessi su 33 e quindi magari a fine giugno il debito era 33,1. Quindi il primo di luglio il saldo contabile era -33,1.
Questo fenomeno è stato dichiarato anatocismo e quindi vietato dalla giurisprudenza della cassazione nel 1999.
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