Il Vega:
1) è una greca che ci aiuta a valutare le variazioni nel premio di un’opzione al variare della volatilità del sottostante;
2) per chi compra azioni, è un numero positivo;
3) date due opzioni call e put con il medesimo strike, sarà uguale;
4) diventa più piccolo man mano che ci allontaniamo dagli strike ATM, cioé dal prezzo del sottostante;
5) si somma al premio dell’opzione quando la volatilità aumenta e si sottrae quando questa scende.
Cioé quando compro un’opzione (call o put), se la volatilità cresce, il premio dell’opzione aumenta. Poiché dipende dalla volatilità il vega incide unicamente sulla componente di valore temporale del derivato, mentre non ha alcun impatto sulla componente di valore intrinseco.
Pertanto, il vega assume valori particolarmente elevati nel caso di derivati “at the money” oppure “out of the money”, per i quali il prezzo è quasi unicamente dato dal valore temporale.
In termini di copertura il vega di un portafoglio può essere modificato (ed eventualmente annullato). Tuttavia, è necessario tenere conto del fatto che un portafoglio neutrale rispetto al vega non lo è più rispetto al gamma.
Quali greche interagiscono al movimento del prezzo, della volatilità o del passare del tempo?
Leggi il significato delle altre greche e le loro interconnessioni seguendo questo semplice specchietto :
 |  Prezzo Spot |  Volatilità  | Tempo |
Valore |
Delta |
Vega |
Theta |
 |
 |
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Delta |
Gamma |
Vanna |
Charm |
Vega  |
Vanna |
Vomma |
Veta |
Theta |
Charm |
Veta |
 |
 |
 |
 |
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Gamma |
Speed |
Zomma |
Colore |
Vomma |
 |
Ultima |
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Cosa influenza il prezzo delle opzioni?
Molteplici sono i fattori che influenzano il prezzo di un’opzione. Questi possono essere suddivisi nel seguente modo: fattori quantificabili (il prezzo del sottostante, il prezzo di esercizio, la volatilità , il tempo a scadenza, in misura meno determinante i tassi d’interesse e i dividendi). Le greche misurano la variazione rispetto alla volatilità al prezzo e al tempo.
Altri fattori economici e di mercato, non quantificabili.
I programmi forniti dai vari broker presenti sul mercato sono sufficienti per gestire la complessità delle opzioni?
A nostro parere assolutamente no. Bisogna tenere presente che le opzioni non si usano come le azioni. Cioè le acquistiamo sperando che il prezzo salga e se siamo stati bravi rivendiamo le stessa ad un prezzo più alto ricavando un profitto. Per quanto riguarda le opzioni vengono usate e dai professionisti o a coperture di posizioni aperte precedentemente su azioni o futures oppure in combinazione fra di loro ad esempio realizzando uno spread di calendario acquistando e vendendo simultaneamente un opzione con lo stesso strike con scadenza diverse. Da questa operazione incassiamo la differenza tra gli spread. Per gestire questa operazione apparentemente molto semplice occorre tenere sotto controllo ovviamente la greca tempo cosa semplice ma contemporaneamente occorre gestire la volatilità dato che una sua variazione può portare notevolmente in perdita il nostro spread di calendario. vi ricordo che la volatilità si muove su diverse superfici per cui ci sono pochissimi software che sono in grado di analizzare perfettamente una sua eventuale variazione.
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