Il DURC è il documento unico di regolarità contributiva, serve ad attestare che un’impresa sia in regola con tutti i contributi emessi e viene rilasciato dall’ Inail, Guardia di Finanza, nel sito dell’INPS, o tramite terzi.
Cos’è il Durc e a cosa serve?
DURC è l’acronimo di Documento Unico di Regolarità Contributiva e indica la documentazione che deve essere presentato dalle imprese e dai lavoratori autonomi per attestare la loro regolarità contributiva nei confronti degli enti previdenziali e assistenziali, enti che si identificano con INPS, INAIL
Quando il Durc è obbligatorio?
Il D.U.R.C è obbligatorio in diversi casi, ad esempio per:
Partecipare ad appalti pubblici per la costruzione di un’opera o la vendita di servizi e forniture;
Gestire tutti i servizi e le attività pubbliche per conto di enti pubblici in virtù di concessione o convenzione;
Eseguire i lavori edilizi privati che richiedono permessi o dichiarazioni;
Ottenere il rilascio dell’attestazione S.O.A;
Chi si deve iscrivere all’Albo fornitori;
Compilare i bandi per accedere ad agevolazioni, incentivi e sovvenzioni.
Documenti necessari per gare d’appalto
Documenti:
Certificato generale Casellario Giudiziale
Documento anagrafe sanzioni amministrative.
Attestato iscrizione Camera di Commercio.
Certificato carichi pendenti Agenzia delle Entrate.
Cosa succede se non si è in regola con il Durc?
Nel caso in cui, chi richiede il D.U.R.C, e non risultasse in regola con il versamento dei contributi Inps e Inail, l’istituto competente non potrà procedere al suo rilascio. Dalla comunicazione però al richiedente vengono concessi 15 giorni (fino a un massimo di 30) per sanare la propria posizione e ottenere il documento di regolarità contributiva.
Chi e soggetto al DURC?
I soggetti abilitati alla richiesta o verifica del DURC online sono i seguenti:
Le aziende come le Imprese edili, anche attraverso un intermediario competente appunto ai sensi dell’articolo 1 della legge n. 12/79 (consulenti del lavoro, professionisti equiparati, ecc.) ed ovviamente se in possesso della specifica utenza rilasciata da INPS e INAIL tramite i servizi online.
Le Pubbliche Amministrazioni Concedenti, le Stazioni degli Appalti aggiudicatrici che devono acquisire il D.U.R.C. d’ufficio se in possesso delle specifiche utenze e documenti a norma rilasciati dall’Inail, Inps e Casse edili presentando l’apposito modulo per la richiesta ed i relativi documenti allegati.
La SOA quindi la Società Organismi di Attestazione.
Chi emette il DURC?
I soggetti abilitati a effettuare la verifica di regolarità contributiva e abilitati ad emanare il DURC sono:
le Amministrazioni aggiudicatrici degli atti, gli organismi di diritto pubblico, gli enti e i soggetti aggiudicatori e le stazioni appaltanti;
la Società Organismi Attestazione (SOA), ed ha il compito istituzionale di accertare e attestare l’esistenza, per chi esegue dei lavori pubblici di capire elementi di qualificazione e la regolarità contributiva;
le amministrazioni pubbliche concedenti e procedenti;
i concessionari e i gestori di pubblici servizi;
l’impresa o il lavoratore autonomo;
le banche o gli intermediari finanziari, sempre delegati da parte del soggetto titolare del credito.
Quanto dura la validità del DURC?
Il Durc ha una validità di 120 giorni. Questa è la durata del Durc.
La data di scadenza della validità del DURC, è compresa tra il 31 gennaio e il 31 luglio, dal punto di vista formale non può essere modificata, per garantire l’integrità del Documento e prevenirne la falsificazione.
Dal 1 luglio 2015 la verifica della regolarità contributiva del DURC può essere richiesta solamente in via digitale. L’esito è immediato, in tempo reale e apre due vie:
Se la verifica è positiva, viene generato il Durc online, un documento valido per 120 giorni dal momento in cui lo si crea;
Se la verifica è negativa, gli enti avvisano il soggetto, tramite PEC, a mettersi in regola entro un massimo di quindici giorni lavorativi.
Le modalità per verificare la regolarità contributiva sono due:
Il sito dell’ Inps o tramite il portale Inail.
La verifica di regolarità contributiva viene svolta con una sola interrogazione che studia tutti gli archivi degli enti interessati (Inps, Inail e Casse edili). Si può procedere inserendo il codice fiscale del soggetto su cui si intende iniziare il controllo inserendo il codice fiscale online.
Durante l’accesso occorre inserire un indirizzo PEC valido, solo in seguito sarà notificato l’esito via mail.
Al termine della verifica sarà creato un documento in versione Pdf, che riporterà tutti i dati essenziali verificati.
I dati semplici verificati sono: denominazione, ragione sociale, sede legale, codice fiscale, e l’iscrizione a Inps, Inail o Casse.
Insieme a tutto questo viene anche indicata la dichiarazione di regolarità il numero identificativo, con la data di scadenza del documento stesso.
Tutti i soggetti interessati possono richiedere l’aiuto di intermediari per svolgere la procedura di verifica al fine di ottenere il Durc online.
Come controllare se il DURC è regolare?
Il documento di regolarità contributiva deve essere richiesto tramite il servizio “Durc On Line”, indicando il codice fiscale del soggetto da verificare e l’indirizzo PEC al quale ricevere le notizie relative allo stato della richiesta.
Quanto costa il rilascio del DURC?
Il costo del DURC può essere di 39,00 € o con priorità a 47,50 €, da parte degli enti che ne richiedono il pagamento.
Come ottenere il Durc gratis?
E’ possibile ottenere il Durc Gratis andando nel sito dell’INPS.
Bisogna accedere al sito dell’Istituto previdenziale. In questo caso, alla home page del portale Inps si deve cliccare su Prestazioni e servizi, poi su Durc online. A questo punto si sceglie il profilo adeguato, se utenti con Pin Code o Stazioni appaltanti o Soa.
DURC la richiesta online sul sito Inail
Nel caso del sito Inail, dalla home page si clicca su “Servizi per te” nel menù principale. Si seleziona “Datore di lavoro” e nel menù a tendina “Gestione azienda”. Comparirà una schermata con numerose caselle, relative ai servizi offerti dal portale.
Tra queste bisogna cliccare su “Durc online Verifica la regolarità contributiva”. Cliccando si accederà alla schermata di login.
Si può accedere anche tramite le proprie credenziali in alternativa si possono utilizzare quelle Inps, quelle della Carta nazionale dei servizi o tramite lo SPID (Sistema Pubblico Identità Digitale).
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