La capacità di ripagare il debito per una azienda è un fattore determinate in quanto l’istituto di credito presta denaro all’azienda solo nel caso in cui essa sia in grado di ripagarlo, sembra ovvio ma spesso non se ne tiene conto nel momento in cui si richiede un mutuo, un finanziamento o semplicemente richiedere affidamenti bancari.
Il primo parametro PFN/MOL
Il rapporto tra:
Posizione Finanziaria Netta (debiti finanziari – liquidità)
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misura la capacità dell’azienda di ripagare il debito contratto verso il sistema finanziario con le risorse generate dall’attività caratteristica. L’ indicatore rappresenta il numero di anni necessari a ripagare il debito con le risorse generate dall’attività caratteristica. Maggiore è l’indicatore, più è difficile che l’azienda ripaghi i finanziamenti. In media le aziende devono avere una PFN 4 volte superiore al MOL.
Esempi di investenti che agiscono sul MOL
Un investimento in un immobile potrebbe liberare risorse in quanto si smetterà di pagare un canone di affitto.
Un investimento in un macchinario potrebbe impattare positivamente sul MOL in quanto l’impresa potrà incrementare i suoi ricavi (e quindi la marginalità e la cassa) con clienti che prima non era in grado di servire.
Un investimento in un macchinario in sostituzione ad uso danneggiato non porterà miglioramenti in termini di quantità lavorate o produttività potrebbe non impattare positivamente sul MOL.
Secondo parametro PFN/PNT
Il rapporto tra:
Posizione Finanziaria Netta
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Patrimonio Netto Tangibile
Misura quanto l’azienda è in grado di coprire il debito contratto verso il sistema finanziario con i mezzi propri (al netto delle immobilizzazioni immateriali). L’indicatore misura il livello di capitalizzazione dell’azienda, più è basso tanto più significa che il rapporto tra debiti e mezzi propri è equilibrato. In media le aziende devono avere un PFN 2 doppio rispetto al PNT.
Patrimonio netto tangibile Calcolato come la differenza tra il patrimonio netto e le immobilizzazioni immateriali, esprime la quota di patrimonio netto che rimane disponibile dopo aver coperto gli investimenti più rischiosi (immobilizzazioni immateriali).
Tensione finanziaria
Misura la liquidità che l’azienda ha a disposizione grazie al sistema finanziario, ovvero quanto l’azienda può attingere ancora dal sistema in caso di necessità di cassa. L’indicatore si calcola come la differenza tra
Accorato – Utilizzato
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Accorato Totale
segnalati dal sistema bancario in Centrale Rischi in rapporto all’Accorato Totale. L’indicatore è tanto migliore quanto più è alto. In media le aziende devono avere Margini a disposizione inferiori al 40% rispetto all’Accorato.
Un’ altro strumento che consente di valutare la sostenibilità dell’indebitamento in ottica prospettica è il
DSCR,
Il Debt Service Coverage Ratio, rapporta il cash flow prodotto
dall’impresa, con gli impegni finanziari assunti in termini di quota capitale ed interesse oggetto di
rimborso nell’orizzonte temporale considerato.
La formula per il calcolo del DSCR:
Cash Flow Operativo – TAX
DSCR = _____________________________________________
Flusso finanziario a servizio del Debito
Ove:
– Per “Cash flow operativo – tax” si intende il flusso di cassa prodotto dalla gestione
caratteristica al netto del flusso fiscale relativo al pagamento delle imposte sul reddito
d’esercizio. La grandezza nel rendiconto finanziario (redatto con il metodo indiretto) è
sintetizzabile con il “flusso finanziario della gestione reddituale (A)”.
– Per “flusso finanziario a servizio del debito” si intende il flusso finanziario per il pagamento
degli interessi passivi nonché della quota capitale dei finanziamenti nel periodo
considerato.
La “ratio” sottostante il DSCR è semplice in un’azienda sana il flusso di
cassa generato dall’attività caratteristica aziendale deve essere in grado di far fronte agli impegni
finanziari a servizio dei creditori finanziari.
Il DSCR viene sempre più utilizzato dagli istituti di credito, con l’obiettivo di individuare le aziende
ed i progetti meritevoli di finanziamento, richiedendo in tal senso che l’azienda dimostri di avere
un DSCR non inferiore a [1,20-1,30].
Il DSCR può assumere valori superiori uguali o inferiori all’unita:
(DSCR>1), nel caso in cui il cash flow operativo generato ecceda gli
impegni finanziari a servizio del debito;
(DSCR =1), il cash flow operativo generato viene totalmente assorbito
dagli impegni finanziari a servizio del debito;
(DSCR<1), nel caso in cui il cash flow operativo generato risulti inferiore
agli impegni finanziari a servizio del debito nel periodo considerato, evidenziando
situazioni di tensione finanziaria con possibili difficoltà nel rimborso del debito.
Alcuni suggerimenti per migliorare la performance della tua azienda
Patrimonio netto tangibile
Ideale che rappresenti il 25%-50% delle fonti di finanziamento
Evitare la distribuzione degli utili fino a raggiungere un PNT di almeno il 25-50% delle fonti
Effettuare un aumento di capitale con ingresso di soci esterni in azienda
Tenere in considerazione anche degli impatti negativi della valutazione degli attivi intangibili (e.g. rami d’azienda o marchi), e di come possano creare dubbi sulla solidità patrimoniale dell’azienda
Vendere immobili di proprietà e riprendili in affitto o in leasing.
Tensione finanziaria
Consolidare i debiti finanziari in un unico mutuo, nell’ottica di scadenzare il debito e rinegoziare gli oneri finanziari pagati sulla liquidità ricevuta
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