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Nel mondo dell’arte è in atto una rivoluzione. Il suo nome è NFT art o Crypto art e forse cambierà per sempre il mercato dell’arte.

Per capire cos’è la NFT art e a cosa serve partiamo a spiegare cos’è:

Cos’è la NTF art?

La NFT art offre la possibilità di dotare un’opera d’arte digitale di una sorta di passaporto prima che sia immessa sul mercato. Gli NFT (non fungible token), sono dei certificati di autenticità digitale, dei codici unici ed non modificabili scritti, per sempre, all’interno di una rete accessibile a chiunque. 

Gli NFT nel campo dell’ arte vengono utilizzati per certificare e garantire al 100% che un’opera d’arte digitale esiste ed è stata caricata nella rete dal suo creatore.
Se un artista registra una sua opera d’arte digitale, sarà sempre possibile risalire al suo autore, anche se quest’opera d’arte digitale avrà cambiato 100 proprietari.
Si tratta di una vera innovazione.

Chi sono gli artisti che hanno già sfruttato la NTF art in modo virtuoso?

L’artista digitale che ha fatto conoscere in tutto il mondo cos’è la NFT art è Beeple. (già precedentemente citato nel nostro articolo; Che cosa è il Metaverso ) artista sconosciuto ai più fino a quando la sua opera digitale “Everydays-The First 5000 Days” è stata battuta da Christie’s per oltre 69 milioni di dollari.

Altri artisti come  OBEY e Cesar Pelizer hanno iniziato a creare opere con la NFT art e sicuramente siamo solo agli inizi. Nei prossimi mesi e anni molti artisti useranno questo sistema per immettere nel mercato le proprie opere digitali. Essenzialmente è un modo aggiuntivo di collezionare opere d’arte.

Quali sono i vantaggi per il collezionista?

Tramite gli NFT, le opere digitali diventano certificate e scambiabili, e questa è la prima volta che avviene una cosa simile.

L’arte digitale diventa finalmente arte a tutti gli effetti, ed i relativi creatori possono essere definiti artisti anche senza aver utilizzato i classici strumenti a cui siamo abituati. 

Si apre pertanto la strada, quindi, a un nuovo tipo di collezionismo.

Grazie alla tecnologia NFT (basata sulla rete Blockchain, attualmente Ethereum) un file digitale (opera d’arte) potrà essere scambiato proprio come  le normali opere d’arte.
Da un lato, che l’opera d’arte digitale è essenzialmente un file che chiunque può visionare e scaricare gratuitamente, ma solo il proprietario potrà sfruttarne e vantarne i relativi diritti, nonché potrà nuovamente venderlo immettendolo sul mercato. Più persone ammirano o scaricano l’opera e più cresce il prestigio dell’NFT e del relativo proprietario.
In pratica un’opera digitale creata e tutelata dalla tecnologia NFT può essere visionata da chiunque, ma solo una persona la possiede veramente
Si tratta di un mercato promettente e che sta incuriosendo tanti artisti, appassionati d’arte e collezionisti.

Quale futuro potrà avere la NTF art?

E’ difficile rispondere a questa domanda perchè si tratta di un mercato appena nato, ma con buone possibilità di crescita.

Come creare un’ opera Nft

Ovviamente non ti spieghiamo come effettuare l’ opera in sa ma come registrarla e renderla una NFT a tutti gli effetti.

La prima cosa da fare è l’apertura di un portafoglio per le criptovalute. in inglese, un wallet, al cui interno tenere sia il proprio (o i propri) Nft sia la criptovaluta che si riceverà da un’eventuale vendita: il più famoso e utilizzato è MetaMask, una diversa aletenativa potrebbe essere Bitski. L’apertura del portafoglio non è complessa: serve un indirizzo di posta elettronica, è necessario scegliere una password e poi basterà seguire le poche istruzioni indicate nelle varie schermate. Non è necessario comprare alcun Ether, la criptovaluta del circuito Ethereum, la più popolare e diffusa quando si parla di Nft.

La seconda cosa da fare è creare una Nft:  Abbiamo provato  OpenSea, una delle poche piattaforme che permettono questa operazione a costo zero. Dall’homepage è sufficiente cliccare su Create per iniziare la procedura: la prima volta, il sito chiede l’abbinamento con il portafogli che abbiamo precedentemente effettuato e permette di scegliere un nome e una descrizione per la Collection al cui interno andrà l’Nft, cui verrà assegnata un’immagine casuale che può poi essere modificata in seguito.

Cliccando su Add New Item, è il momento di scegliere quale immagine, video, clip audio o modello 3d si vuole trasformare in Nft: OpenSea accetta file Jpg, Png, Gif, Svg, Mp3, Mp4, Wav, Webm, Ogg, Glb e Gltf non più grandi di 40 Mb.

La fase successiva è quella della configurazione dell’oggetto digitale che si sta creando: il nome, una breve descrizione, un link a una pagina (che può essere anche il profilo su un social network, un blog o anche un podcast), il numero di copie che si vogliono realizzare e altri dettagli.

Che cosa si può fare con la propria opera Nft?

Dopo che è stato creato, l’Nft può essere regalato (solo a qualcuno che ha un wallet adatto), condiviso sotto forma di link oppure su Facebook e Twitter, modificato (sino a quando la proprietà non passa di mano) e ovviamente messo in vendita. Per farlo, c’è il pulsante Sell in alto a destra sulla pagina: dopo il clic si può impostare quanti Ether si è disposti ad accettare come pagamento, se si vuole vendere all’asta oppure no e quante royalties trattenere dalla transazione.

Stabilito tutto questo, non resta che attendere, tenendo presente che nel caso della cripto arte a fare salire il prezzo non è tanto l’opera in sé, quanto l’autore: a meno di non essere Jack Dorsey, Beeple o la cantante Grimes è meglio non aspettarsi grandi guadagni.  Almeno nella fase iniziale.

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