Dal primo marzo 2021 i contribuenti non in regola con i versamenti della rottamazione ter all’Agenzia Delle Entrate si dovranno pagare le rate scadute e non saldate nel corso del 2020 e sospese a causa del Covid.
Sono interessati al pagamento circa due milioni di contribuenti
Il termine per la rottamazione ter scadrà l’8 marzo dal momento che la legge prevede un margine di 5 giorni e il 28/02/2021 cade di domenica.
PACE FISCALE | SCADENZA ORIGINARIA | SCADENZA POST PROROGA |
Rottamazione ter delle cartelle | 28 febbraio 2020 | 1° marzo 2021 |
31 maggio 2020 | 1° marzo 2021 | |
31 luglio 2020 | 1° marzo 2021 | |
30 novembre 2020 | 1° marzo 2021 | |
1° marzo 2021 | – | |
Saldo e stralcio delle cartelle | 31 marzo 2020 | 1° marzo 2021 |
31 luglio 2020 | 1° marzo 2021 | |
31 marzo 2021 |
Attenzione: per il saldo e stralcio non è previsto il margine di 5 giorni
Il pagamento a rate prevede un 2% annui di interessi, non calcolati per il periodo di proroga.
Si pone dunque, il problema di un sovraccarico di versamenti, nonostante la proroga dal 10 dicembre scorso al 1° marzo di quest’anno: troppe rate insieme, rischiano di mettere in difficoltà i contribuenti.
Ricordiamo che la norma prevede la decadenza dalla rottamazione o dal saldo e stralcio nel caso in cui il debito non venga pagato nei termini previsti. Una situazione spigolosa, considerando le difficoltà economiche che l’emergenza Covid sta creando ai singoli contribuenti e alle aziende.
E’ prevista una sanzione del 30% sulle rate non versate, a cui si aggiungono gli interessi legali, a fronte di un omesso o tardivo pagamento delle rate successive alla prima per chiudere le liti pendenti. Esiste, dunque, un doppio rischio: per il contribuente che potrebbe rimanere definitivamente in ginocchio per i debiti e per il Fisco che rischia di non incassare quanto gli è dovuto.
E’ prevista una ulteriore proroga scadenze?
Ad oggi non è prevista alcuna proroga, delle rate della pace fiscale.
Il decreto legge n. 3/2021 ha disposto la proroga della sospensione delle attività di riscossione, non è intervenuto in merito ai pagamenti della definizione agevolata.
Ma non si escludono novità: mentre avanzano le richieste su una nuova pace fiscale, si fa avanti l’ipotesi di una riformulazione delle scadenze relative alle definizioni agevolate in essere.